09 Dicembre 2009
Conosciamo tutti le modalità: i posteggi sono pieni di avvisi. Dunque, solo poche righe di commento.
Finalmente un turno libero che non dovrebbe, sulla carta, scontentare nessuno. Non scontenta i colleghi sui cui turni ricadono i turni liberi: se non ci sarà lavoro, non vedranno colleghi fuori turno. Non scontenta che vuole lavorare di più: se ci sarà necessità, potrà. Non scontenta il Comune: può garantire le auto che potrebbero servire, accontentando la cittadinanza, senza scontentare i colleghi dei turni interessati.
Essendo una novità, verrà monitorata ed, eventualmente, corretta. A me preme sottolineare che se tutti collaborano al medesimo fine, le soluzioni si trovano. Non serve chiedere l’impossibile ai tassisti o assumere posizioni ideologiche assurde, non serve urlare e protestare a prescindere.
Buon Natale!
Commenti
Non ho la radio, ma metto lì un'idea per chi le gestisce. Se i sistemi lo consentissero (il progresso corre, i computer gestiscono le corse ed i programmi sono sempre più sofisticati) si potrebbe pensare ad una "primanza" anche per i radiotaxi. Ad esempio, permettere di prendere corse fuori turno solo "in appello digitale" (vuol dire che non c'è un'auto vicina, o mi sbaglio?) o solo se la ricerca desse una richiesta "inevasa" oltre certi parametri di spazio o tempo. Questo aumenterebbe, di molto, l'efficienza delle radio. -- Scusate, è solo un'idea, chi gestisce le radio può (se si vuol fare) verificare se sia possibile. Buon Anno!
1. Aree scoperte. Il turno libero valeva solo nell'area urbana di Milano. Negli orari e giorni "caldi" ci sono stati disagi a Linate (Malpensa, in primanza, è impraticabile: chi va a vedere senza potersi fermare se ci sia gente in attesa, del che dubito)? E alla Fiera di Rho, che so, all'uscita serale dell'Artigiano in Fiera, magari il sabato? Ecco, forse potrbbe essere utile liberalizzare completamente la Fiera (almeno in certi orari) e, se dovesse servire, Malpensa, nonché includere Linate nella primanza: se vado a Linate in regime di turno libero, al di là del mio turno, è folle che se c'è coda debba tornare a Milano. Se ci sono anche pochi taxi, ovviamente, dovrei comunque tornare in città, quindi di danni non ne farebbe.
2.Uguaglianza dei diritti. Sull'estensione dei turni liberi fuori dalla città di Milano, mi attendo l'obiezione che devono decidere altri Comuni, probabile schermo per lavorare dove si vuole in turno, magari con turni lunghissimi ed incoerenti, e poi venire a Milano. Perfetto. Ma se così fosse (spero di no), secondo me, per RECIPROCITA', il turno libero sul territorio di Milano deve valere solo per le autopubbliche di Milano. Sottolineo che la cosa non mi piacerebbe, preferirei una liberalizzazion e dei turni più ampia, dove serve, a Milano e fuori, e una felice partecipazione di tutti. Ma la botte piena e la moglie ubriaca solo per alcuni, non credo vada bene.
Ho provato a fare il turno libero e devo dire che nei giorni "caldi", nei posteggi prevedibili (Duomo, Garibaldi e Centrale FS in certi orari, ecc.), ma non solo, la gente in attesa c'era. C'erano molti posteggi vuoti in cui suonava il telefono, ma non mi potevo fermare a rispondere: tutta gente che non ha trovato il taxi. Questo mi fa pensare che si potrebbe modificare, in futuro, la primanza in questa maniera: "il taxi fuori turno non può fermarsi in un posteggio in cui ci sia anche un solo taxi (sia esso in turno o meno)", in modo da coprire anche il telefono. Se il superlavoro non c'è, non dico che si strabordi come in questi giorni, ma qualcuno, nei posteggi, c'è di sicuro. -- Avevo pensato di suggerire di permettere ad un (non due) taxi in servizio fuori turno di sostare in fondo al posteggio (per il telefono), ma sarebbe troppo complicato distinguerlo da quelli davvero fuori servizio.
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